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Redazione

"La destra sopprime il dissenso". La reazione di Valle alla furia verbale di Montaruli


La scena si è diffusa in un baleno sui social: la ministra Eugenia Roccella è stata contestata nello spazio "Arena Piemonte" al Salone del libro da un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion e Non una di meno. Contestazione legittima per il direttore del Salone Nicola Lagioia, meno per la deputata di Fratelli d'Italia, Augusta Montaruli, ex consigliera regionale, nota per il suo coinvolgimento in Rimborsopoli che le è costata il 17 febbraio scorso una condanna in n via definitiva a 1 anno e 6 mesi per spese improprie per 25.000 euro come l'acquisto di Swarovski, vestiti e borse firmate, libri, strenne natalizie, cene costose oltre a uno studio sulla propria reputazione social e un corso sull’uso dei social network, complessivamente non attinenti alla funzione istituzionale esercitata.[1]


Scontro tra Lagioia e Montaruli

Al commento di Lagioia, la parlamentare ha così reagito: "Contestazione legittima? Ma vergognati". " Sono stato chiamato a intervenire sul palco", ha poi spiegato Lagioia. "E sono stato aggredito verbalmente da Montaruli. Una furia e una violenza verbale abbastanza sconcertanti". "Faremo il rullo di tamburi quando Lagioia se ne andrà veramente dal Salone", ha dichiarato Montaruli.[2]

Sulla vicenda c'è da registrare l'intervento del vicepresidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, di cui l'Anpi fa parte.

In una nota, Valle ha sottolineato che "lo spettacolo andato di scena oggi all’Arena Piemonte la dice lunga su come la destra, anche piemontese, si rapporta con la contestazione, questa seccatura democratica che ancora le tocca sopportare. Urla, spintoni e insulti, tanto per chi contesta, quanto per chi si propone di mediare e costruire il dialogo.È grave in generale, lo è di più se pensiamo all'urgenza delle questioni femminili e ambientali".


La nota del vicepresidente del Consiglio regionale

"Ma la gravità diventa assoluta - ha aggiunto Valle - se tra gli urlatori dobbiamo annoverare parlamentari della Repubblica (peraltro custodi del pluralismo informativo in Commissione di Vigilanza Rai) come Montaruli e tra i mediatori il direttore Lagioia, sul quale solo fino all’altro giorno abbiamo dovuto sorbirci gli ipocriti complimenti di Cirio e soci. Le esultanze di Montaruli di oggi la dicono tutta sui reali pensieri della destra: “faremo i rulli di tamburi quando se ne andrà.

Gravissimo, infine, che tutto questo sia andato in scena all’Arena Piemonte, spazio realizzato e finanziato dal Consiglio Regionale, poiché la Giunta non ha risorse da investire sulla propria presenza al Salone (sic!). In Ufficio di Presidenza proporrò di valutare l’opportunità che dall’anno prossimo, la giunta del conte Mascetti, realizzi un proprio spazio distinto come accadeva in passato, così che si chiariscano bene responsabilità e interessi".




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