E' un Primo Maggio di pioggia quello di oggi a Torino. Ma il clima avverso non impedirà all'Anpi di partecipare con il proprio striscione e numerosi alla festa dei lavoratori organizzata da Cgil, Cisl e Uil, che da piazza Vittorio Veneto si snoda lungo via Po fino al comizio di piazza San Carlo. Secondo tradizione. Una straordinaria tradizione, ma in un clima - non più meteo, ma politico - in cui operai, impiegati, tecnici, lavoratori con qualunque mansione, sono da lustri sotto attacco, provati da continue amputazioni dei propri diritti e da leggi inique gabellate come "inevitabili" per il progresso tecnologico e la globalizzazione. Diritti, è un obbligo ricordarlo, mai elargiti gratuitamente, ma sempre conquistati al prezzo di grandi sacrifici negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, quando la contrapposizione tra lavoro e capitale era fisiologicamente dura, aspra, ma che per responsabilità di forze occulte divenne poi violenta e incontrollata con l'ingresso in scena, a cavallo di quei due decenni, della Strategia del terrore, che portò bombe, feriti e morte sui treni e nelle piazze in cui era pacifica la presenza del movimento dei lavoratori.
Quel patrimonio di conquiste è stato messo ripetutamente in discussione, aggredito da azioni che si sono riverberate - e ne abbiamo avuto più di una conferma in questi anni e ancora di recente - anche sul nostro patrimonio storico, quello della Resistenza, della guerra di Liberazione, di 20 mesi di lotta contro il nazifascismo e degli scioperi operai del marzo 1943, di quella reazione che fu la prima in Europa a ribellarsi contro una dittatura.
C'è infatti una sottile linea rossa che ha sempre legato la tradizione dell'Anpi all'impegno costante a fianco dei lavoratori e dei sindacati che li rappresentano, un legame che anche oggi si rinnova per difendere il lavoro minacciato dalla precarietà, da bassi salari, dallo sfruttamento con orari impossibili, dal dilagare del "nero", dalla mancata sicurezza che nel nostro Paese si traduce in una media di 2-3 infortuni mortali ogni giorno.
Con queste premesse anche oggi, lunedì 1° Maggio, l'Anpi provinciale di Torino sarà in prima fila al corteo con l'auspicio che non si verifichino né incidenti, né scontri premeditati e, soprattutto, con la speranza che dal movimento dei lavoratori di tutto il mondo possa scaturire un altro e possente movimento per la Pace in Ucraina, in Sudan e in quelle centinaia di conflitti locali che cinicamente c'è chi etichetta "a bassa intensità", ma che insanguinano e affamano senza tregua i più deboli, e avvelenano il nostro pianeta.
Comentarios